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Il Nuovo Decreto: le regole in vigore a partire da giovedì 7 gennaio

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Il Consiglio dei ministri, riunito ieri sera per decidere in merito alle misure anti-contagio da implementare alla scadenza del decreto Natale, ha stabilito le nuove regole che entreranno in vigore a partire da giovedì 7 gennaio.

L’Italia torna ad essere divisa in tre zone, create dal governo a seconda del livello di rischio collegato all’epidemia di coronavirus.

Tornano quindi la zona rossa, arancione e gialla, ma viene anche introdotta una stretta a livello nazionale, con la zona arancione prevista su tutto il territorio nazionale per il weekend del 9 e 10 gennaio. E si inaspriscono i criteri con cui una Regione entra in zona arancione o rossa.

In questo momento la cosa più importante è l’inasprimento delle soglie, misura che è stata condivisa dalle Regioni. La proposta verrà portata stasera in Consiglio dei ministri. La certezza è che le zone non cambiano: restano l’arancione, il giallo e il rosso. Fino al 15 gennaio ci sono queste misure. In queste ore stiamo inasprendo le soglie. Tutte le valutazioni, compresa quella sulle aree bianche, sono sul tavolo ma ne discuteremo al momento opportuno“, aveva annunciato ieri il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervenendo a La Vita in Diretta su Rai 1.

Oltre al sistema in tre zone, però, verranno prorogate una serie di restrizioni e divieti, ancora necessari per contrastare l’epidemia di Covid-19.

Il blocco degli spostamenti tra Regioni resterà in vigore fino al 15 gennaio, in modo da evitare che il virus si diffonda dalle zone più colpite: restano le eccezioni legate a motivi di lavoro, salute e necessità. Così come il rientro alla propria residenza o abitazione, fatta eccezione per gli spostamenti verso le seconde case che si trovano in Regioni diverse.

Il 7 e l’8 gennaio tutte le Regioni saranno in zona gialla, ma poi nel weekend scatterà la zona arancione. Nei giorni festivi e prefestivi fino al 15 gennaio bar e ristoranti resteranno chiusi e non sarà possibile uscire dal proprio Comune. I negozi, invece, potranno restare aperti, conformemente alle regole della zona arancione.

Consentiti solamente gli spostamenti da comuni con meno di 5mila abitanti ed entro 3o km, come avveniva anche durante le festività natalizie. Per le misure in vigore durante i giorni della settimana, invece, bisognerà aspettare le ordinanze del ministro Speranza che verranno firmate nel weekend.

Dalla prossima settimana, quindi, nei giorni feriali, saranno in vigore anche le restrizioni da zona arancione o rossa nelle Regioni più a rischio. Proprio per domani è atteso il nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, che indicherà i livelli di criticità dell’epidemia in ogni Regione. In seguito Speranza firmerà le diverse ordinanze che terranno conto dell’inasprimento dei parametri, annunciato appunto dal ministro Boccia, in base ai quali scatteranno le zone arancioni e rosse.

Si passerà da un indice Rt di 1,5 a uno di 1,25 per la zona rossa e a 1 per la zona arancione. Per le zone rosse viene confermata la possibilità di spostarsi, una sola volta al giorno, per massimo due persone, verso una sola abitazione privata all’interno della propria Regione.

 

 

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“Frociaggine”, Santa Sede: “Il Papa non voleva offendere, nella Chiesa spazio a tutti”

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Papa Francesco “non ha mai inteso offendere o esprimersi in termini omofobi, e rivolge le sue scuse a coloro che si sono sentiti offesi per l’uso di un termine, riferito da altri”.

Lo dichiara la sala stampa vaticana, dopo la battuta pronunciata dal Pontefice (“c’è troppa frociaggine”).
Il Papa, si sottolinea, “è al corrente degli articoli usciti di recente circa una conversazione, a porte chiuse, con i vescovi della Cei”.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha poi dichiarato alla stampa: “Come ha avuto modo di affermare in più occasioni ‘nella Chiesa c’è spazio per tutti’, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti'”.

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Sisma Campi Flegrei, proposto centro di accoglienza nell’ex base Nato

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“In considerazione delle ultime analisi sulla sismicità del territorio, chiediamo con forza al Prefetto di Napoli di convocare al più presto il sindaco di Napoli e il primo cittadino di Pozzuoli affinché si predisponga nell’ex area Nato di Bagnoli, precisamente nel complesso immobiliare conosciuto come collegio Costanzo Ciano, il centro di prima accoglienza con l’installazione di tende per i cittadini dei Campi flegrei”.
E’ quanto dichiarato in una nota dal coordinatore cittadino di Napoli di ‘Fratelli d’Italia’, Marco Nonno, dal vice Luigi Rispoli e dal consigliere comunale di Napoli Giorgio Longobardi. “Occorre tenere pronto piano da attivare per fare fronte ad eventuali scenari legati al terremoto – aggiungono – e riteniamo che la struttura del collegio Costanzo Ciano sia adeguata sia per estensione che per posizionamento. I cittadini principalmente in questo momento non devono sentirsi abbandonati dalle istituzioni”.

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Torino, cornacchie attaccano i passanti: i dettagli

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Episodio singolare avvenuto a Torino, dove le cornacchie stanno terrorizzando i passanti nella zona del quartiere CIT Turin, in corso Inghilterra.

Ecco quanto riporta il quotidiano ‘La Stampa’:

“Nel loro mirino sono finiti soprattutto individui a passeggio con i cani nel verde dello spartitraffico tra la carreggiata centrale e il controviale, nel tratto più vicino a piazza Statuto”.

Tuttavia pare esserci una spiegazione scientifica per questo strano fenomeno, visto che in questo periodo le cornacchie covano nei loro nidi sugli alberi e cercano di proteggere i piccoli.

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